LEROS
Leros, l’isola di Artemide, è ancora poco conosciuta come meta del turismo internazionale e proprio per questo è molto amata da chi cerca l'autenticità greca e la tranquillità lontana dal turismo di massa.
Posizionata tra le isole greche Kalymnos, Patmos e Lipsi, è un’isola di media grandezza, lunga circa 14 km, poco montuosa e molto verde, attraversata da dolci e basse colline ricoperte di alberi di eucalipto e pino, fertili vallate e campi di ulivi.
Conta circa 9 mila abitanti ancora profondamente legati alla loro terra e al mare.
È legata all’Italia in modo profondo e doloroso.
Negli ultimi 20 anni la maggior parte dei turisti che vanno in vacanza a Leros sono Italiani in quanto, essendo stata tra le isole più italianizzate all’epoca della colonizzazione fascista, si sentono quasi come a casa.
Molti degli edifici infatti sono costruiti in stile italiano, ma ci sono anche le tipiche case greche bianche, con porte e finestre blu.
Nel 1912, dopo la guerra italo-turca, Leros diventò il centro della colonia italiana del Dodecaneso.
Ospitò la base navale italiana a Porto Lakki e tornò alla Grecia solo nel 1947.
COME SI RAGGIUNGE
È possibile raggiungere Leros in aereo con un volo interno da Atene, Kos e Rodi, oppure in traghetto da Rodi, Samos, Patmos Lipsi, Kalymnos, Kos, Nisyros, Symi e Pireo.
STORIA DEL MANICOMIO
Fino a qualche anno fa Leros era chiamata “L’isola dei pazzi” perché qui, fino agli anni ’50, esisteva un manicomio vero e proprio, uno dei peggiori al mondo.
Questa cattiva reputazione ha inciso inevitabilmente, e ingiustamente, anche sul turismo che, rispetto alle altre isole greche, ha iniziato a svilupparsi molto più tardi.
Gli abitanti di Leros non amano parlare del manicomio.
In moltissimi ci lavorarono; erano agricoltori, pescatori, povera gente che in questa struttura si improvvisarono infermieri e guardiani.
Dal 1959 arrivavano a Leros i disperati di tutta la Grecia.
Nel dopoguerra l’allora regina Federica mandò nell’isola gli organi dei confinati ed esiliati per ragioni politiche.
Fra il 1968 e il 1974, sotto la dittatura dei colonnelli, arrivarono qui anche i dissidenti politici.
Quando, nei primi anni ‘80, arrivarono gli psichiatri della scuola basagliana, trovarono l’inferno.
Anime senza nome e dignità che vagavano, spesso nudi, fra gli enormi e luridi stanzoni del manicomio.
Con il cuore e gli occhi gonfi di pietà e orrore, cominciarono a lavorare nel nome della “libertà”, unica a essere terapia di guarigione e rinascita.
Aiutarono i pazienti ma soprattutto svolsero un’opera di denuncia.
Il manicomio di Leros arrivò alla ribalta internazionale.
Sull’isola sbarcarono i giornali di tutto il mondo, anche la BBC ci fece un lungo reportage.
Alla fine degli anni ‘90 il manicomio venne chiuso.
Molti ex malati vennero introdotti in comunità, altri tornarono a casa, altri ancora formarono una cooperativa sociale che ancora oggi esiste.
PAESI
Uno dei due porti dell'isola, Aghia Marina, piccolo agglomerato urbano litoraneo, si è esteso col tempo e si è collegato a Platanos, il villaggio più vecchio di Leros ed attuale capoluogo.
Collegatasi, quindi, la zona costituisce il centro amministrativo e commerciale dell'isola.
Da lontano sembra una piccola città che si estende ad anfiteatro tra due colline con case, che si estendono dalla spiaggia fino ai piedi del Castello.
Avvicinandosi, però, il paese offre, una per una, le sue bellezze.
La scoperta di Aghia Marina comincia dal porto con la fortezza Bruzi all’entrata ed il faro all’estremità.
Un molo ampio ed un cantiere pittoresco con il mulino, emblema di Leros, perfettamente conservato, completano questo quadro.
Nel capoluogo si sono conservate molte case tradizionali ad uno o due piani, fra cui tante palazzine, la densità delle quali crea stretti vicoli pittoreschi che ci invitano a scoprirli.
Si viene catapultati nell'atmosfera nostalgica del vecchio paese; l’Avlachi con le fontane dalle acque limpide della fonte di Paliasklupi e il vecchio mulino a vento.
Da visitare le vecchie chiese di Christos e di Stavros.
Di grande interesse storico riveste anche la chiesa di Aghia Paraskevi che fu il Duomo dell'isola, si trova all’estremità del rione e adiacente proprio alla scalinata che conduce alla cima della collina del Castello.
Intorno ad Aghia Paraschevi, e sotto il Castello, si è sviluppato il vecchio villaggio che durante il dominio ottomano ospitava il quartiere turco con il Conachi e le terme.
Platanos, Aghia Marina e Lachi dispongono dei più grandi mercati dell'isola.
Praticamente, costituiscono una bella piccola città ospitale che ha molto da offrire: dai negozi moderni per tutti i tipi di acquisti fino alla magica vista del famoso Castello.
Costruito in cima alla collina, Pitichi, domina Aghia Marina, abbracciando tutta la zona circostante, con vista panoramica sull’immenso blu dell'Egeo.
SPIAGGE
Alinda Beach si trova a 3 km a nord ovest di Agia Marina ed è la spiaggia più lunga di Leros.
È anche una delle spiagge più organizzate con noleggi e diverse taverne.
Si trova a pochi passi dal centro abitato, ha sabbia bianca e acque cristalline.
Poco lontano vi sono degli alberi che offrono un pò di ombra.
Per chi cerca la pace alle estremità della spiaggia si trovano alcune calette rilassanti come la romantica spiaggetta di Krifo.
Agia Marina è il principale insediamento dell’isola e ormai si è fuso con le altre due località di Platanos e Panteli.
Proprio di fronte al villaggio si trova la baia naturale con la sabbia soffice acque trasparenti molto apprezzata dalle famiglie e da chi non vuole rinunciare alle comodità.
A breve distanza si trovano anche le spiagge di Vromolimnos, Pandeli e Alinda.
Vromolithos è una bella insenatura a non troppa distanza dal villaggio di Pandeli.
Nel corso degli ultimi anni, si è sviluppata notevolmente e ora si trovano molte case in affitto, villette e piccoli alberghi.
Tuttavia, la spiaggia, ha mantenuto il suo stile rilassato e piacevole anche se non mancano lettini e ombrelloni.
Le parti a sud e nord della spiaggia offrono sabbia, al centro invece si trovano i ciottoli.
Ci sono anche alcune taverne vicino al mare. Ksirokampos Beach si trova a 9 km a sud est di Agia Marina e 3 km dal porto naturale di Lakki.
La caratteristica principale di questo luogo è la costa a strapiombo sul mare con alcune grotte.
L’acqua è così cristallina che si possono vedere alcuni punti situati a 45 metri di profondità.
Xirokambos offre anche una vasta area adibita alle immersioni subacquee che si estende da capo Soumari a capo Mavros Kavos.
Alla fine della spiaggia si trova la cappella di Panagia Kavouradena e Paleokastro dove i viaggiatori potranno visitare le rovine dell’antico castello.
Nelle vicinanze ci sono anche molte taverne e un campeggio sempre piuttosto affollato.